A pochi giorni dalla condanna per tortura dell'italia da parte della Corte di Strasburgo, l'ennesima di un elenco lunghissimo, di cui pochi sono a conoscenza, non posso di certo sentirmi orgoglioso di essere italiano: e mai lo sono stato (no...neanche quando ha vinto i mondiali di calcio).
Non posso neanche sentirmi orgoglioso del sistema in cui, ormai, tutti i paesi occidentali sguazzano: ipocrita, superficiale, opportunista e, anche se gli anni '80 sono ormai lontani, sempre più edonista. Sono più oneste certe dittature o certe ortodossie: almeno si comportano esattamente per quello che sono.
Del mio lavoro professionale, da un po' di tempo, non posso dire niente.
Mi accontento di parlare del lavoro collaterale: la Purple Middle Way ne fa parte.
Rimangono gli Amici, che solo con il loro esserti amico, ti rendono orgoglioso.
Probabilmente pochi di quelli che leggeranno queste righe ricordano com'era l'ex emeroteca della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, dove, da domani, inizia la mostra "Un trono tra le nuvole: 1876-1960 la storia moderna del Tibet".
Domani la vedrete così:
(chiedo scusa se al momento la qualità delle immagini non è eccelsa)
Sentendo quanto stanno spendendo per il padiglione italia all'EXPO2015 e, in generale, quanto graverà l'EXPO tutta sulle tasche dei contribuenti, provo un certo sentimento di ilarità nel pensare che "un trono tra le nuvole" non sia costata nulla alla collettività (a parte il costo limitato per l'impresa di facchinaggio della Biblioteca che ha spostato le pesanti vetrine - ma si è deciso che la sala rimarrà così per le future esposizioni, quindi è un costo che si ammortizzerà nel tempo).
Il recupero dei libri e degli oggetti è passato attraverso la ricerca e selezione di quanto già in mano a Biblioteca Nazionale, Purple, Italia-Tibet, Maitri e a tutte le entità che hanno contribuito al loro reperimento gratuito, mentre l'allestimento della sala si è materializzato grazie ad un lavoro che sarà ripagato unicamente con la gloria e il piacere di avere contribuito alla diffusione della condizione tibetana.
Visto che da sempre gestisco questo blog su cui, anche se raramente, scrivo quello che voglio, mi permetto di dire che, se proverete anche solo una piccola emozione mentre visiterete la mostra, lo dovrete a Giovanni che ha cutato tutto, ha allestito tutto, e ha fatto tanto, e a Davide, che ha "creato" delle fotografie il cui significato è ben lungi da essere contenuto solo nella semplice sperimentazione grafica, che già potrebbe bastare.
Anche se come geologo dovrei avere la sensibilità artistica di un granito, rimango sempre basito ed entusiasta di come l'arte riesce a farti sentire.
Quando l'arte riesce anche a farti pensare, rimango ancora più emozionato.
Questo sarà "un trono tra le nuvole".
Gratis.
the good ol'dc
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