Molti non sanno che Ciriè è un tassello importante nella storia della Sindone.
Infatti, a Ciriè, nel 1521, viene fondata, forse su ispirazione di un sacerdote savoiardo, la prima confraternita del “Saint Suaire”, che si identifica come la più antica dopo quella di Chambéry. Inoltre, senza dubbio, nel 1578 il Telo, proveniente da Chambéry, è transitato da Ciriè, proprio per le garanzie assicurate dalla presenza di un presidio del culto della Sindone.
Per l'occasione è stato scritto e prodotto uno splendito catalogo illustrato, caratterizzato dall'ormai inconfondibile design della Purple Editore!
LE SEZIONI DELLA MOSTRA
La mostra è articolata in tre sezioni :
- La Confraternita del Santo Sudario, 1521;
- A tu per tu con la sindone. Una passione di famiglia lunga un secolo;
- Testimonianze sindoniche nelle Valli di Lanzo e nella Piana di Ciriè. Percorsi tematici sul territorio.
La Confraternita del Santo Sudario, 1521.
La Confraternita del Santo
Sudario, nel tempo, si è arricchita di un rilevante corredo di arredi mobili e
oggetti
dei quali alcuni, molto
significativi, sono giunti fino a noi . Si
tratta di dipinti su tela, sculture, tessili ricamati e dipinti, argenti e
soprattutto insegne della Confraternita, tutte riportanti la riproduzione
in varie fogge della Sindone.
E della Confraternita si
sono preservati nel tempo anche alcuni importanti documenti, manoscritti, libri a stampa, fotografie, relativi alla sua storia e al
suo corredo di proprietà.
Oggetti
densi di arte e di storia, compresi tra il XVII e il XX secolo, che in questa
mostra hanno trovano la prima occasione di poter essere esposti al pubblico
tutti insieme.
L’esposizione
rappresenta non solo un importante momento di
conoscenza e di valorizzazione di questo patrimonio storico-artistico
nel periodo dell’Ostensione, ma anche un’occasione di riflessione sulla futura
conservazione di tali opere, per le quali si auspica la creazione di un vero e
proprio museo nella città di Ciriè che ne consenta la fruizione.
Questa
sezione della mostra, che rappresenta il punto focale dell’esposizione, ospita anche alcuni oggetti
di proprietà privata, di interesse
correlato.
Allo scopo
di fornire una lettura il più possibile completa del patrimonio artistico e
devozionale della Confraternita, sono presentate in mostra le riproduzioni
fotografiche delle opere presenti nella chiesa del Santo Sudario che non
potevano essere esposte perché di grandi dimensioni o inserite nel contesto
architettonico dell’edificio.
Due sole opere non appartenenti alla
Confraternita e conservate nel Duomo di Ciriè sono comprese nella mostra, sia
per il forte legame con il tema sindonico,
sia per l’alto valore artistico.
Si tratta di un dipinto su tela ritrovato, di scuola beaumontiana, raffigurante una Pietà, di grande impatto emotivo, e di un’importante opera
riscoperta, un Compianto sul Cristo morto
in terracotta policroma della seconda metà del Cinquecento.
Quest’ultima opera, composta da sei personaggi
a grandezza naturale, impresa di un
grande artista ancora sconosciuto, indicato come il “Maestro del Compianto di
Ciriè”, è da considerarsi tra le opere d’arte più importanti della
città. Nell’esposizione viene presentata attraverso un apparato fotografico e documentario che
include anche il percorso del lungo restauro concluso nel 2014.
A tu per tu con la Sindone.
Una passione di famiglia lunga un secolo.
C’è una
singolare storia di tradizione, studio e devozione verso il Sacro Lino
conservato a Torino: è quella della famiglia Judica Cordiglia. La mostra in
questa sezione ne presenta il percorso attraverso una ricca e varia
documentazione, partendo da Giovanni Judica Cordiglia che dal 1931 al 1980
condusse fondamentali ricerche di ordine medico-legale e storico-archeologico
sulla Sindone.
Il figlio
Giovanni Battista, fotografo e documentarista, nel 1969 eseguì importanti
riprese fotografiche della reliquia. La fotografia originale del Telo, per la
prima volta eseguita in scala e a
colori, delle dimensioni di 4.36 mt x
1.11 mt, è esposta in mostra. Negli anni ’80 egli per primo ipotizzò che la
formazione dell’immagine della Sindone fosse dovuta a un fenomeno fisico di
natura elettrica. A seguito di esperimenti con apposite apparecchiature,
ottenne eccezionali immagini di positivo fotografico sul negativo e
l’inversione di destra-sinistra.
Nel 2008
il figlio Max Judica Cordiglia fu il primo al
mondo a manipolare con il 3D (che si vede con gli appositi “occhialini”) le
fotografie della Sindone del 1969, dando forma e rilievo alla figura del Cristo
sindonico. Con queste elaborazioni il lino appare come adagiato sul corpo
dell’Uomo della Sindone, consentendo una più facile lettura delle forme del
corpo, dei traumi e delle lesioni subite.
Durante
l’esposizione viene trasmesso materiale
d’archivio della famiglia, tra cui alcune interviste e un documentario. Un monitor auto stereoscopico diffonde
immagini tridimensionali realizzate nel 2010 da Max Judica Cordiglia.
Testimonianze sindoniche nelle Valli di
Lanzo e nella Piana di Ciriè.
Percorsi
tematici sul territorio.
La sezione è ospitata nel parco di Villa Remmert e
propone le testimonianze artistiche a carattere sindonico presenti sul territorio delle Valli di Lanzo
e della Piana di Ciriè , di proprietà pubblica e privata, individuate nei vari comuni.
I percorsi
intendono partire dal riconoscimento dei luoghi e delle valenze storiche
delle testimonianze per far conoscere in modo unitario il patrimonio esistente
in queste aree , correlato al tematismo della sindone, come museo diffuso sul territorio.
Le
testimonianze sono riprodotte fotograficamente e riportate sulla mappa di
riferimento.
Buongiorno, vorrei complimentarmi per il gran lavoro ed offrire una precisazione. Il Sacro Telo transitò da Ciriè nel 1535 scendendo dalla Val d'Ala in direzione Torino piazza Castello. Nel 1578 il Telo scese attraverso la Valle di Viù su Val della Torre e Lucento. Tutto è ormai ampiamente documentato. www.pellegrinaggiodautore.it A disposizione per approfondimenti porgo i più cordiali saluti, fg
RispondiElimina